sabato, giugno 16, 2007

Wimax si o no?


Mi pare che la discussione avviata sul Blog di Grillo sia interessante. Aspetto il mio amico informatico per avviarne una più modesta su questo.

3 commenti:

vittorio ha detto...

il wimax potrebbe diventare una buona occasione per collegare alla rete pubblica (internet) e con banda larga le più remote località italiane... e ciò senza inutili e dispendiose cablature.
laddove la cablatura adsl o in fibra-ottica è già avvenuta, beh non so quanto possa avere successo.

ad ogni modo non ha senso l'uscita di grillo sull'ultimo miglio telecom.. infatti, l'utente finale si collegherà alla rete attraverso la Base Station della sua città: tale BS sarà inevitabilmente (e giustamente) proprietà di qualcuno, ricreando una sorta di ultimo miglio. In realtà l'ultimo miglio non è affatto un abominio: è un'idea razionale.

ciò che mi preoccupa è una cosa che ho letto su wikipedia italiana (ed in quanto italiana per esperienza non mi fido molto.. la prendo con le molle). ovvero che le conessioni saranno date questo mese in monopolio sulle diverse aree territoriali. è semplicemente assurdo, oltreché significativo della connaturata allergia italiana alla concorrenza.

vittorio ha detto...

poi vabbè è chiaro che le chiacchere di grillo lasciano il tempo che trovano.

tipo la sparata sul diritto alla conoscenza. credo che sarebbe + opportuno se Grillo si occupasse di problemi ben più concreti, e di diritti effettivamente negati.
anzi no, forse è meglio che non se ne occupi: temo che farebbe danni.

o tipo "Le comunità locali potranno rendersi indipendenti e collegarsi a Internet". ma in che mondo vive Grillo? forse non sa che ci si può collegare alla rete pubblica ovunque ci sia un telefono. certo, la POTS a 56k è lenta, ma la velocità è un concetto diverso dalla possibilità di connettersi. tralascio commenti sull'indipendenza, che fa ridere.
ah cmq faccio notare che non c'è bisogno di collegarsi ad internet per tuffarsi in questo beato mare di virtute e canoscenza: esistono anche altri media, oltre al suo blog... si chiamano radio, tv, giornali, librerie, biblioteche, gruppi di discussione, ...

o tipo il blocco del 33% delle frequenze, come se fosse l'unica possibilità per cittadini ed enti locali di giocare come gestori nel mondo del wimax. non c'è bisogno di quote: basta che i suddetti soggetti raccolgano abbastanza soldi per potersi buttare nel mercato.

Anonimo ha detto...

Anche io non ho ben capito questo discorso della territorialità delle concessioni. Per quanto riguarda Grillo, fa un'ottima attività di divulgazione (e studia più di molti dei politici in circolazione).