giovedì, giugno 28, 2007

riorganizzazione 3

Il consigliere Stefania mi ha mandato una lettera datata 18 aprile della segreteria provinciale di Rifondazione. La riporto integralmente.


Una dote che sicuramente non difetta ai comunisti è “l’autocritica”. Ne abbiamo fatto sempre buon uso, ed anche questa volta non abbiamo remore. Ci siamo sbagliati nell’indicare Giorgio Velasco quale candidato a Sindaco per la coalizione dell’Unione ad Orbetello. Ne prendiamo atto, non solo per le banali argomentazioni che usa nel rispondere alle giuste rimostranze del segretario di circolo Giuliano Baghini per il suo atteggiamento politico, ma per la costanza con la quale in questi mesi si è schierato, “ideologicamente”, dalla parte del centrodestra, fino al punto di disconoscere il programma della coalizione che era anche il “suo” programma. Del resto cosa aspettarsi da chi, dopo pochi giorni dalle elezioni che lo videro contrapposto all’attuale Sindaco (virtuale), non esitò ad approvare “le linee di governo” della maggioranza che erano e sono agli antipodi rispetto a quelle dell’Unione. Cosa aspettarsi da chi si è rivolto ai Cittadini che l’hanno eletto, -chi meglio di Matteoli può fare il Sindaco!...-
Quindi il candidato sindaco Velasco disconosce il “proprio” programma ed anche se stesso come possibile Sindaco di questa comunità.
Oggi lo ammettiamo: lui non sarebbe stato mai in grado di ricoprire la carica di primo cittadino. Non solo perché è politicamente molto distante da noi, ma anche per il semplice fatto che parla non sapendo cosa dice.
Basterebbe leggere cosa diceva e proponeva in campagna elettorale. come può affermare che “esistono due opposizioni” se lui l’opposizione a questa maggioranza non l’ha mai fatta?
Il consigliere Velasco può fare tutto quello che ritiene politicamente opportuno, è un problema che non ci riguarda più; ma una cosa sicuramente non può fare, quella di darci delle lezioni, non solo perché non ne ha titolo, ma perché non è in grado di darle. Non può insegnarci come e quanta opposizione mettere in campo verso le sciagurate scelte che il centrodestra continua a perpetrare ad Orbetello. Soprattutto non può accusare rifondazione di ideologismo per il semplice motivo che ne ignora il significato. Parli delle cose politiche che conosce, vale a dire nessuna.
Per quanto ci riguarda appoggiamo incondizionatamente i Compagni Baghini e Bondoni che con coerenza, insieme agli altri, continuano a portare avanti il programma dell’Unione con l’intento di limitare i danni che la destra compie sul territorio e quindi di realizzare un futuro migliore per i cittadini orbetellani.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

'Oggi lo ammettiamo: lui non sarebbe stato mai in grado di ricoprire la carica di primo cittadino. Non solo perché è politicamente molto distante da noi, ma anche per il semplice fatto che parla non sapendo cosa dice.'

La parabola di Velasco a mio avviso è servita a mettere in luce la pochezza intellettuale della sinistra orbetellana. Prescindendo dal trasformismo che c'è stato, mi pare infatti un errore politicamente imperdonabile aver investito questo signore, lontano dai partiti, di taumaturgici poteri. Una mossa servita solo a tappare il profondo buco della leadership progressista orbetellana. Adesso è semplice fare autocritica, e credo che aver compiuto un errore di questo tipo, in particolare da parte da RC, non tanto dai DS, sia cosa ben più rilevante della semplice ammissione di errori.
Mi auguro comunque che l'opposizione consiliare volti pagina, tornando a parlare dei temi che devono, e sottolineo devono, interessare agli orbetellani, in primis lavoro, ambiente e "l'alienazione silenziosa" dei beni municipali che il podestà Di Vincenzo sta compiendo in paese.

Anonimo ha detto...

Ok Caruso, ma meglio tardi che mai no n concordi? E poi forse il profondo buco della leadership progressista orbetellana è l'ora che ci proviamo noi a riempirlo.

mettersingioco ha detto...

ciao caruso..., vedi rischiare sulla propria pelle non porta conseguenze se non a te stesso, farlo su quella degli altri invece, può far più male ed è giusto soffrirne le conseguenze.
Ma c'è una cosa che ci differenzia ed è fare autocritica, appunto per rimettersi in gioco, essere a nostra volta criticati, ma non basta! si sbagliano tante cose nella vita, ma bisogna sempre tenere a mente quanto abbiamo fatto. Cose buone e meno buone, per così dire, ma una critica deve essere mossa nel complesso delle azioni svolte finora. Sulle responsabilità di R.C., le ha, indubbiamente, come le hanno anche coloro che si ritenevano più "navigati", negli scenari della politica orbetellana, perchè vedi, di fatto nessuno di loro si è impegnato nella ricerca di un candidato migliore..., Orbetello è stato barattato per interessi..., ed il sig.Velasco da parte sua, ha provato ad impersonare il ruolo di leader di centro-sinistra ma, una volta perso le elezioni è tornato ad essere come qualcuno, DOPO, diceva che era sempre stato..., quanto pesano le responsabilità, ma pesa anche non assumersele mai..Da parte nostra parlano i fatti, ossia di cosa abbiamo fatto e facciamo, nonostante lo sfascio e la delusione politica seguita al caso velasco. Non è facile opporsi a quanti sono lì da 10 anni, ma qualcuno, pur sbagliando, deve provare a farlo e una maggiore coesione unita a forte senso di critica da parte della società civile, non possono che far bene...ma mai tirarsi indietro, anche quando ti sparano merda addosso. La nostra coscienza è pulita, credimi, il nostro operato trasparente...basta seguire i fatti:laguna, depuratore, spazi pubblici, emendamenti su:casa, casa della cultura, della musica, centro di ascolto per donne maltrattate, pubblicazione atti amministrativi sul sito internete del comune, trasparenza dell'amministrazione, viabilità, parcheggi, ambiente............., un saluto, è un piacere confrontarmi con voi.

Anonimo ha detto...

D'accordo con l'autocritica, che a mio avviso non dovrebbe essere una caratteristica di quella o di questa forza politica, ma dovrebbe essere una peculiarità di tutti.
Resta il fatto, però, che piangere sul latte versato serve a poco se non a niente, e rimango della mia opinione che sia stato un errore davvero imperdonabile candidare Velasco a capo del centro-sinistra.
Certamente, però, ciò che mi lascia perplesso è la reale vicinanza della politica alla cittadinanza. Proprio in merito alla questione 'Fuorimano', mi stupisce alquanto il fatto che la questione sia venuta fuori adesso, in questi giorni, quando già a metà giugno molti gruppi di giovani in paese ne parlavano, in quanto erano interessati a ottenere la concessione, laddove era già nell'aria, se non annunciata, la mossa da podestà di Di Vincenzo di cedere baracca e burattini, come se fossero suoi, ai suoi amici romani. Voglio dire, mi sembra che a Orbetello ci sia un enorme fossato tra la politica e i cittadini: com'è possibile che io, che vivo a 200 km di distanza da Orbetello e che torno in laguna 3-4 giorni al mese, sapessi di quello che stava succedendo, senza ascoltare fonti chissà quanto privilegiate, mentre chi doveva parlare, chi doveva puntare - anche preventivamente - il dito, non sapeva o taceva?
In altre parole, questa situazione ha solo confermato il divario esistente tra la politica e cittadini esistente a Orbetello, ed è da qui che secondo me l'opposizione dovrebbe ripartire, ascoltando - davvero - i cittadini, e lasciando a casa falci e martelli. Ma non aspettandoli in ufficio, bensì andandoli a cercare, andando a vivere, ad esempio, quello che succede il sabato sera tra i giovani.
Ancora: la questione del 'Vezzosi', la quale ammetto che mi sta particolarmente a cuore. Dall'opposizione nessuno ha detto niente, o alzato barricate. Non poteva forse essere una mossa politicamente buona opporsi a una demolizione voluta dalla sola giunta comunale?
E poi, voglio fare una domanda: ma adesso, chi è il portavoce dell'opposizione in municipio?
Grazie per l'attenzione.