mercoledì, settembre 27, 2006

martedì, settembre 26, 2006

era meglio quando stavamo peggio?

Trovo in rete una classifica dei 24 blogger piu' influenti della rete. E' opinione comune e assodata che non si leggono piu' giornali, e che l'informazione (prevalentemente tra i giovani) passa per la rete.
Ecco, fate un giro su questi blog e rimpiangete i nostri vituperati giornali. Secondo il 5° rapporto CENSIS/Ucsi sulla comunicazione in Italia 2005, la lettura dei quotidiani è in calo e il consumo di Internet in aumento, soprattutto tra i giovani.
Dal 2001 al 2005, per la fascia di età tra 14 e 29 anni, la diffusione di Internet ha superato quella dei giornali: 41,8% contro 30,5%. Internet è usato dal 35,9% degli utenti per informarsi sull'attualità. Il 18,6% dei navigatori dichiara di leggere meno giornali e riviste da quando usa la rete.
Premesso che non voglio passare da reazionario che non capisce il nuovo che avanza, ripeto, il contenuto di questi blog è per la maggior parte imbarazzante!
Il numero 1 in classifica è http://www.daveblog.net/ che sicuramente acido nei commenti, non può essere considerato leader di informazione di qualità e originalità. (eccezionale comunque il video simbolo della scorsa stagione televisiva, scaricate e commentate grazie).
I blog d'opinione sono rappresentati da due "foglianti" come C. Rocca e L. Sofri che offrono acute ma un pò misere riflessioni generaliste su cosa leggono la mattina nelle loro rassegne stampe internazionali (neo-con nostalgico il primo; dilettante tecnologico ma divertente il secondo).
Nella lista appaiono i blog non blog di Grillo e Luttazzi che oramai sono considerati (soprattutto il primo) dei veri capopopolo ( spesso anche giustamente), e altri diari on- line che offrono rimandi di altri articoli...
l'unico, mi pare degno di nota è http://www.salvatore-aranzulla.com/, il quale già per l'incredibile giovane età e per la scoppiettante impostazione si merita secondo me una citazione d'onore.

lunedì, settembre 25, 2006

campioni del mondo




L'unico sport per cui vale ancora perdere tempo (il ciclismo), mi ha dato ieri una grande gioia. Vittoria del mondiale...nonostante lo squallore del telecronista Bulbarelli che durante l'ultimo giro, quando Bettini era stato ripreso dopo uno scatto micidiale, cominciava gia a dare la colpa alla mediocrità del tracciato. Com'è possibile che un professionista pagato sia così meschinamente squallido! E' sempre colpa del net come dice il mio amato N. Moretti.

sabato, settembre 23, 2006

Gaza

"Gaza è stata occupata di nuovo. Il mondo deve saperlo(...)l'esercito israeliano infuriada un capo all'altro della Striscia demolendo, uccidendo e bombardando indiscriminatamente(...)Nessun pretesto di sicurezza può giustificare questo ciclo di follia e nessun argomento può giustificare il vergognoso silenzio di tutti noi.Il militare Gilad Shalit non sarà liberato e i lanci di razzi qassam non smetteranno, e intanto a Gaza scorre un film dell'orrore. E anche se oggi questo orrore servisse a impedire qualche attentato, sul lungo periodo è destinato a generare un terrore omicida ancora piu' grande. Quel giorno, convinto come al solito di essere nel giusto, Israele dirà: ma noi gli abbiamo restituito Gaza!"
Questi non sono stralci tratti da un giornale palestinese, o da un reportage del "manifesto"; è un articolo di G. Levy su "Ha'aretz" quotidiano di riferimento in Israele.
Credo sia importante non chiudere gli occhi davanti a quello che è successo in Libano e contemporaneamente e senza giustificazione a Gaza.

lunedì, settembre 18, 2006

un pò di sano pessimismo

"Mentre la democrazia formale e compassata è fondamentalmente in crisi e cittadini non credono piu' nelle istituzioni democratiche, quello che stà succedendo sotto i nostri occhi con questa esplosione delle comunicazioni di massa individuali assomiglia alla ricostruzione di nuove forme della politica..."
Questo è un frammento di un lungo articolo di M. Castells su "Le monde diplomatique". Mi chiedo e vi chiedo, ma con questa classe dirigente che abbiamo come si ricostuiscono le nuove forme della politica?
Con il chiacchiericcio elevato a forma mentis dei commentatori piu' accreditati, con le università che non formano, dove troviamo le idee per queste rivoluzioni?

venerdì, settembre 15, 2006

tv...o quasi...

Riotta alla direzione del Tg1, il ritorno (imbarazzante) di Santoro in Tv, Landolfi eletto alla commissione di vigilanza...tutto mentre dall'altra parte dell'oceano Steve Jobs espone le sue prossime trovate, tra le quali la iTv. E' vero che ancora la televisione (come sostiene Freccero)è generalista è in chiaro...ma domani? E questo domani è dietro l'angolo?
L'argomento Santoro specifico andrà toccato al piu' presto, quello che volevo mettere in evidenza è un mio cruccio del momento. Come si informa il popolo?

martedì, settembre 12, 2006

gioco

Nel numero strepitoso di "Internazionale" di questa settimana, trovo un articolo di D. Randall molto divertente e che mi permette di lanciare un gioco interessante. Il giornalista, esperto di comunicazione e uno dei pochi che mi pare riflettano sul lavoro che fa e sulle trasformazioni che subisce; si lancia nel tentativo di tipicizzare i giornalisti.
Quindi, ci sono "cronisti spesso ossessivi, i redattori pignoli (...) e i direttori (...) con spiccata soliglianza con i capi delle giunte militari".
Ma la palma della stranezza spetta agli opinionisti che lui suddivide in molte specie: tra le molte, quegli che hanno la soluzione per tutto! Li adoro! Ti danno la loro ricetta (in questo spicca la flotta del Corriere con in testa il Prof. Panebianco, vedi tortura ecc...), su tutto e tutti (Riotta candidato a dirigere il Tg1 nonostante la travolgente verve è un esemplare magnifico); adattando le loro idee preconfezionate all'evento di turno e stop!
Il gioco consiste: chi rientra secondo voi in questa categoria?
p.s io ne metterei molti, anche di insospettabili per uno come me, (vedi Robbecchi sul Manifesto)!

lunedì, settembre 11, 2006

casa famiglia

Nando mi manda gentilmente questi ricordi.
Li pubblico al volo e lo ringrazio:

Caro Marco,
ricordare l’avvio della casafamiglia ad Orbetello ha smosso una brodaglia di ricordi che ti propongo per come mi vengono:

Prima ancora della legge 180 sulla chiusura dei manicomi, ricordo l’esigenza di una legge sulla riforma sanitaria per mettere in un canto i baroni della medicina e limitare i profitti delle multinazionali dei medicinali; in particolare ricordo uno sciopero generale indetto dai sindacati a cui parteciparono 2 o 300 mila operai. Quella, la successiva legge di riforma del diritto di famiglia e la legge sull’equo canone furono barattate rapidamente sull’altare della governabilità contro il terrorismo. Proprio in quel periodo ci fu la strage della scorta di Moro ed il successivo omicidio.
La speranza di poter vivere in un mondo migliore sbatteva contro le esigenze della realpolitik da una parte e l’insurrezionismo terroristico dall’altra.
Come uno squarcio apparve l’utopia di Basaglia sull’abbattimento delle barriere costruite intorno alla malattia mentale. Due film mi colpirono su questo tema: uno era intitolato “matti da slegare” un documento sulle condizioni di vita dei matti; l’altro “Diario di una schizofrenica” poneva al centro dell’attenzione non più la malattia, ma il malato. La protagonista diceva, a chiunque incontrasse, “io sto bene. Tu come stai?” e lo ripeteva in modo ossessivo.
Un’altra importante legge dell’epoca fu emanata per favorire l’accesso al lavoro delle nuove generazioni che ad Orbetello, caso più unico che raro, favorì la nascita di due cooperative che ora occupano un centinaio di addetti.
In quel magma prese corpo l’idea della casafamiglia che, insieme ad una risposta di ottemperanza alla 180 (la legge sulla chiusura dei manicomi) sposava l’esigenza di dare assistenza anche ad Antonio ormai privo di genitori e la sua zia non ce la faceva più ad accudirlo.
La casa di Antonio diventò la casafamiglia. Era la fine del 1978. Oltre Antonio primi ospiti furono Giovanna con la sua storia di vittima del bombardamento, e poi Vittorio con le sue manie religiose e Silvano che girava appeso alle sue borsette di plastica. (Ancora nel ricordo non mi è chiaro se era Silvano che portava le borsette o il contrario. ) I vicini risposero con simpatia soprattutto per Antonio finalmente accudito nei suoi bisogni quotidiani. A completare la popolazione di quella casa c’erano le assistenti: Claudia, Patrizia, Annie, Stefania e Cesare. Mi incuriosiva assai quell’agglomerato di persone: le prime con il loro carico di dolore e frustrazione durato tutta la vita e le altre in grado di rendere praticabile la speranza di riscatto. Per me Claudia diventò rapidamente quella che poteva comprendere e lenire il dolore della mia nevrosi.
Allora questo mixer aggregò un po’ di popolo di sinistra pressoché istituzionale. Piero Vongher sindaco partecipò ad alcune iniziative della casa gite e pranzi. Più ancora Pino Spinuzza ed Anna con il loro pulmino diventarono promotori di gite, ne ricordo in particolare una a Montalcino per la sagra del tordo (?) a cui partecipò la sinistra di movimento (ma ormai non muoveva solo se stessa) nelle persone dio Paolo Carradori e Marcello. Un’altra gita rimasta nel ricordo si fece a Montalto in occasione dell’occupazione del terreno contro la centrale nucleare organizzata dal partito radicale in cui fecero una delle prime uscite gli indiani metropolitani con il loro modo pittoresco di fare antagonismo. E’ singolare che dopo pochi anni Rosa, una delle indiane, diventò operatrice della casafamiglia.
Poi, come succede spesso, tutto è entrato nei binari della normalità. Rimane da qualche il seme della speranza che si ostina a vivere.

casa famiglia

Nando mi manda gentilmente questi ricordi.
Li pubblico al volo e lo ringrazio:

Caro Marco,
ricordare l’avvio della casafamiglia ad Orbetello ha smosso una brodaglia di ricordi che ti propongo per come mi vengono:

Prima ancora della legge 180 sulla chiusura dei manicomi, ricordo l’esigenza di una legge sulla riforma sanitaria per mettere in un canto i baroni della medicina e limitare i profitti delle multinazionali dei medicinali; in particolare ricordo uno sciopero generale indetto dai sindacati a cui parteciparono 2 o 300 mila operai. Quella, la successiva legge di riforma del diritto di famiglia e la legge sull’equo canone furono barattate rapidamente sull’altare della governabilità contro il terrorismo. Proprio in quel periodo ci fu la strage della scorta di Moro ed il successivo omicidio.
La speranza di poter vivere in un mondo migliore sbatteva contro le esigenze della realpolitik da una parte e l’insurrezionismo terroristico dall’altra.
Come uno squarcio apparve l’utopia di Basaglia sull’abbattimento delle barriere costruite intorno alla malattia mentale. Due film mi colpirono su questo tema: uno era intitolato “matti da slegare” un documento sulle condizioni di vita dei matti; l’altro “Diario di una schizofrenica” poneva al centro dell’attenzione non più la malattia, ma il malato. La protagonista diceva, a chiunque incontrasse, “io sto bene. Tu come stai?” e lo ripeteva in modo ossessivo.
Un’altra importante legge dell’epoca fu emanata per favorire l’accesso al lavoro delle nuove generazioni che ad Orbetello, caso più unico che raro, favorì la nascita di due cooperative che ora occupano un centinaio di addetti.
In quel magma prese corpo l’idea della casafamiglia che, insieme ad una risposta di ottemperanza alla 180 (la legge sulla chiusura dei manicomi) sposava l’esigenza di dare assistenza anche ad Antonio ormai privo di genitori e la sua zia non ce la faceva più ad accudirlo.
La casa di Antonio diventò la casafamiglia. Era la fine del 1978. Oltre Antonio primi ospiti furono Giovanna con la sua storia di vittima del bombardamento, e poi Vittorio con le sue manie religiose e Silvano che girava appeso alle sue borsette di plastica. (Ancora nel ricordo non mi è chiaro se era Silvano che portava le borsette o il contrario. ) I vicini risposero con simpatia soprattutto per Antonio finalmente accudito nei suoi bisogni quotidiani. A completare la popolazione di quella casa c’erano le assistenti: Claudia, Patrizia, Annie, Stefania e Cesare. Mi incuriosiva assai quell’agglomerato di persone: le prime con il loro carico di dolore e frustrazione durato tutta la vita e le altre in grado di rendere praticabile la speranza di riscatto. Per me Claudia diventò rapidamente quella che poteva comprendere e lenire il dolore della mia nevrosi.
Allora questo mixer aggregò un po’ di popolo di sinistra pressoché istituzionale. Piero Vongher sindaco partecipò ad alcune iniziative della casa gite e pranzi. Più ancora Pino Spinuzza ed Anna con il loro pulmino diventarono promotori di gite, ne ricordo in particolare una a Montalcino per la sagra del tordo (?) a cui partecipò la sinistra di movimento (ma ormai non muoveva solo se stessa) nelle persone dio Paolo Carradori e Marcello. Un’altra gita rimasta nel ricordo si fece a Montalto in occasione dell’occupazione del terreno contro la centrale nucleare organizzata dal partito radicale in cui fecero una delle prime uscite gli indiani metropolitani con il loro modo pittoresco di fare antagonismo. E’ singolare che dopo pochi anni Rosa, una delle indiane, diventò operatrice della casafamiglia.
Poi, come succede spesso, tutto è entrato nei binari della normalità. Rimane da qualche il seme della speranza che si ostina a vivere.

giovedì, settembre 07, 2006

progetti

Mi è arrivata via mail questa proposta. Che ne dite?

OGGETTO: Creazione di un gruppo di lavoro sulle energie rinnovabili

A tutti gli interessati,

nelle eterne discussioni su ciò che si fa e soprattutto su cosa non si fa ad Orbetello, portate avanti con amici e conoscenti, sempre mi è stato assicurato che una buona parte di colpa la hanno i giovani che investono fuori del paese di nascita le conoscenze acquisite nelle sedi accademiche o semplicemente in altre parti del mondo. Anche per mettere alla prova la veridicità di tale ragionamento avanzo quindi la proposta di creare un gruppo di lavoro sulle energie rinnovabili proprio qui ad Orbetello. La scelta di questo tema di discussione è dovuta semplicemente al fatto che il mio percorso di studi in ingegneria culmina con una tesi proprio su un argomento di questo tipo. Lasciando da parte le motivazioni personali, credo che l’argomento, se affrontato in maniera opportuna, può poi andare a coinvolgere un buon numero di persone. L’energia è un argomento vastissimo e complicato viste le strette interazioni fra le complicate tecniche di trasformazione energetica, gli ancor più complicati fattori politico-economici ( approvvigionamenti, riserve, mercati energetici) e il delicatissimo aspetto d’impatto ambientale. Il gruppo che si vuole creare non vuole andare a risolvere nessuno di questi aspetti. L’intenzione è di andare a valutare le possibilità che si hanno con le energie rinnovabili, per sintetizzare, l’idea iniziale è quella di andare a valutare alcune possibilità su piccola scala come:

Implementazione negli edifici di sistemi termici a bassa temperatura per la produzione d’acqua calda.
Implementazione di sistemi fotovoltaici per la produzione d’energia elettrica
Implementazione di sistemi fotovoltaici per la produzione d’energia elettrica in sistemi sempre attivi che comportano alla fine del mese grandi spese(per esempio: illuminazione stradale).

Se questi tre punti sono esaminati in primo luogo come una possibilità di risparmio economico tralasciando gli aspetti strettamente energetici e ambientali, credo che il tema possa andare ad interessare una buona parte di persone, basta pensare che l’investimento iniziale per esempio del sistema fotovoltaico che è la tecnologia di maggior costo nel campo del rinnovabile, si può facilmente riassorbire in poco tempo visto e considerato che è uno dei pochi sistemi che garantisce un funzionamento efficiente per 25 anni.

Le possibilità di lavoro sono poi infinite, da valutazioni sui risparmi e gli incentivi che si hanno sulla costruzione di case termicamente efficienti si può arrivare fino allo sfruttamento dei residui delle colture nella zona maremmana per la trasformazione d’energia elettrica passando per le possibilità dei sistemi termici a concentrazione o gli eolici costruiti in mare aperto.

Non ultimo il gruppo può semplicemente diventare un punto di riferimento per tutti quelli che desiderano capire meglio perché si parla di nucleare o semplicemente quali altre possibilità abbiamo per il trasporto dato che mentre sto scrivendo la benzina ha superato la quota 1,400 euro.


Gli interessati mi possono contattare all’indirizzo di posta: ale_ragusa@hotmail.com


Alessandro Ragusa


Orbetello lì 20/07/06

mercoledì, settembre 06, 2006

sbilanciamoci

Riporto le proposte per una controfinanziarie elaborate dalla campagna "sbilanciamoci".
Criticabili o meno, mi chiedo perchè una forza di centrosinistra non deve prenderle in considerazione, o la tanto declamata "discontinuità"la vogliamo solo in politica estera?




La contro-manovra
Politica fiscale
a) Tassa di successione per patrimoni superiori a 500mila euro.
b) Tassa su rendite finanziarie al 23%. Imposte ad hoc per rendite da privatizzazioni. c) Revisione tassa su patrimoni immobiliari. d) Revisione studi di settore e normative contro società di comodo. d) Tasse di scopo per colpire consumi e produzioni dannose. f) Tassare extraprofitti da aumento del prezzo del petrolio, diritti tv e pubblicità. g) Abbattere Iva su consumi culturali. i) Prelievo e sfruttamento acque minerali: revisione legge concessioni governative. Tassa regionale su prelievi. Centesimo di solidarietà su tariffe acqua.
Imprese
a) Sostegno «imprese responsabili», sviluppo locale e auto-imprenditorialità. b) Legge su distretti industriali. c) Trasparenza sostegno imprese all'estero. d) Reintrodurre punibilità falso in bilancio.
Disarmo
Ridurre del 20% spese militari e del 50% organici di forze armate. Azzerare finanziamento missione Afghanistan. 50% di risorse in più al servizio civile.
Welfare
a) Raddoppio fondo politiche sociali. Reddito minimo d'inserimento. Costruzione 3mila nuovi asili nido. b) Intervento straordinario per diritto alla casa. c) Investimenti edilizia scolastica. d) Fondo per diritto allo studio, abolizione fondi scuole private. f) Chiusura Cpt e fondi a politiche d'integrazione. g) Strutture alternative alla detenzione. h) Introduzione flexicurity. l) Fondo nazionale per diritto all'acqua.
Ambiente
a) Risparmio energetico e sviluppo fonti rinnovabili. b) Fondi adeguati al trattato di Kyoto. c) Revisione priorità settore infrastrutture. d) recepire regole Ue su valutazione d'impatto ambientale e valutazione ambientale strategica. e) Revisione norme contro i subappalti nei lavori pubblici. f) Promozione trasporto su rotaia, tecnologie pulite e trasporto via mare. g) Revisione cartolarizzazioni e blocco svendita patrimonio pubblico di pregio. h) Attuare regolamento Ue sulla chimica. l) Piano nazionale su diversità biologica. m) Lotta abusivismo edilizio.
Solidarietà internazionale
a) Portare allo 0,7 del Pil, entro il 2011, la quota fondi allo sviluppo. b) Cancellazione debito entro il 2008. c) Partecipazione al «gruppo dei 43» per finanziamento beni comuni globali e cooperazione allo sviluppo.
Altra economia
a) Promozione del fair trade. b) Sostegno di finanza etica, risparmio auto-gestito, copyleft, open source, editoria non profit e distretti di economia solidali. b) Aiuti fiscali a imprese sociali e non profit che applicano il contratto nazionale di lavoro.
Mezzogiorno
a) Riassetto idrogeologico. b) Uso sociale di beni confiscati alle mafie. c) Lotta alla disoccupazione. d) Rilancio legge Bersani per intervento nelle periferie degradate. Promozione dei beni comuni
a)Legge quadro su tutela e governo pubblico delle risorse idriche. b) Mantenimento carattere pubblico dei servizi locali. c) Ri-pubblicizzazione di gestione ed erogazione dell'acqua, dove sono state privatizzate.
Istruzione, ricerca, cultura,
nuove risorse e investimenti che diano segni di discontinuità rispetto a una politica che, in questi anni, ha impoverito scuola e università portando l'Italia a fanalino di coda nell'innovazione e nella ricerca.

martedì, settembre 05, 2006

cuccu

Non sono sparito, (anche se nessuno mi avrebbe cercato), ho solo qualche problema con il portatile, che domani spero di risolvere.
Intanto...a Orbetello il "caso Bondoni" fa esplodere piccole scintille tra l'opposizione, Padoa Schioppa ci prepara una finanziaria coi controfiocchi, in Libano siamo arrivati addirittura in diretta televisiva che sembrava di essere nella "sottile linea rossa"...e in tutto questo casino io ho ripreso seriamente in mano la mia bici e cerco relax tra la macchia dell'argentario!