venerdì, aprile 13, 2007

le miserie dell'ideologia

Mi pare che Carlini sul manifesto intacchi finalmente il tabù sul caso Telecom, senza toccare le "miserie dell'ideologia" tra i mercatisti e gli statalisti e le loro pseudoguerre di religione.

3 commenti:

vittorio ha detto...

dice:
"E si lascino cadere le disquisizioni sullo stato che deve stare lontano dal mercato, che sembra diventato un dogma indiscutibile. Chiunque abbia un briciolo di cultura in storia economica sa che stato e impresa da sempre vanno sottobraccio. Le Spa esistono solo in quanto soggetti economici collettivi riconosciuti dallo stato e dalle sue leggi"

affermare che siccome qualcosa è regolato dallo Stato allora deve essere soggetto ad ogni ingerenza (anche extralegale) da parte dello Stato è quantomeno grottesco.


ad ogni modo il resto dell'articolo parla in fin dei conti d'altro rispetto all'acquisizione di Olimpia da parte di AT&T e America Movil.. affronta infatti qualcosa d'interessante e di cui vorrei parlare con più persone, magari in una tavola rotonda casereccia: ossia la Rete, di chi deve essere, chi la deve gestire, come deve essere impostato il suo controllo, come deve relazionarsi con gli operatori.
ci rifletto sopra dai tempi del cosiddetto Piano Rovati, e credo di essermi fatto un'idea, ma vorrei collaudarla con un bel dibattito, magari con te (Marco) ed un qualche liberista (che purtroppo in Italia è difficile da trovare)

marco ha detto...

accetto l'idea della tavola rotonda casareccia. Non accetto invece l'idea che ogni cosa che viene gestito dallo Stato sia un male (è il tuo ragionamento sottinteso lo sento).

vittorio ha detto...

la vocazione dello Stato deve essere garantire il diritto e imporre il dovere, non gestire una rete di telecomunicazioni, servizi sul web, vendere pneumatici.
non è questione "se lo fa bene o male", ma proprio che non è sua competenza.
per di +, visto che non siamo in Svezia ma in Italia, a maggior ragione posso dire che il ragionamento sottinteso lo senti bene.