lunedì, aprile 02, 2007

galli della sloggia

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2007/04_Aprile/02/addio_ai_padri.shtml
Il mio post su "epoca delle passioni tristi" non poteva trovare citazione migliore. Galli della Loggia è ridicolo!

3 commenti:

vittorio ha detto...

deh.. il tuo post precedente sull'argomento allora non mi è + molto chiaro.
io avevo capito che la frase in corsivo fosse riportata nel libro di cui tu citavi il titolo ma di non i due autori... ora mi pare invece di capire che i "due autori" fossero galli della loggia e ferrara, i quali hanno pronunciato la frase in corsivo in risposta alle tematiche del sudetto libro.

a prescindere da tutto ciò, non cambia la mia opinione su quella frase.
semmai mi stupisce l'attacco al "liberismo" (vedi, appunto, quel post) da parte di galli della loggia e soprattutto di ferrara.

a seguire, non posso però che essere d'accordo con essi in merito ad una vigorosa stretta disciplinare nelle scuole italiane.
Sono uscito da appena 4 anni dalle superiori, ed ho ancora ben presente come funzionavano, e per di più so da + fonti che sono ben peggiorate: lo stato emergenziale non nasce ora, ma non per questo non si può lasciar passare ulteriore tempo.
fa quindi bene galli della loggia a richiamare quotidianamente (attraverso la sua rubrica Calendario, sempre molto interessante.. vedi anche la questione delle vie dedicate a lenin) il ministro fioroni. fa bene ed è bene che continui.
a partire dal ripristino del voto di condotta.

il problema di fondo è che in italia manca il senso di libertà.
non è l'autorità a mancare (come dice galli della loggia): essa c'è, semmai non fa nulla, di fronte invece a dei delinquenti che osano ciò che fino a ieri tra i banchi era considerato inosabile.
dicevo... manca il senso della libertà intesa nella sua completezza, cioè legata inscindibilmente alla responsabilità (concetto che in Italia pare non esista proprio, e si nota ovunque: dal coinquilino pisano irresponsabile ai pirati della strada, dalle demagogiche sparate leghiste o berlusconiane ai violenti richiami all'odio di classe, ...).
manca appunto la responsabilità.
Dello studente, appunto, che si prende la briga di fare un' "intervista" del genere alla prof, xké tanto sa che non gli succederà nulla (o cmq quasi niente)
Ma anche la responsabilità della docente e della dirigenza scolastica (l'autorità) che ESISTE ma non solo non ha avuto un sussulto di dignità, ma neppure ha fatto ciò per cui viene pagata: EDUCARE.

marco ha detto...

E'vero il post era un po frettoloso. Mi spiego meglio. La citazione era del libro, e il teorema Galli/Ferrara rimane. Io lo contesto alla base non essendoci nessun determinismo tra cause di emancipazione e derive stupidissime del tipo dell'intervista.

vittorio ha detto...

beh su questo sono d'accordo anch'io!
(per metterlo in chiaro ad eventuali lettori che potrebbero essere sfiorati dal dubbio)