domenica, dicembre 31, 2006

anche io dico la mia

Se Saddam Hussein è stato "barbaramente ucciso", allora noi dobbiamo smetterla di rivendicare come giusta l'uccisione e l'ostentazione del cadavere di Mussolini e della Petacci!
Gia S. Tommaso teorizzava l'opportunità del tirannicidio, e adesso anche il "catechismo della chiesa cattolica", giustifica in alcuni casi l'uccisione del tiranno! Con questo voglio dire: se non siamo riusciti a fermarli prima: l'intervento, la guerra, il processo farsa...era impossibile pensare di risparmiare l'ultimo atto.

lunedì, dicembre 25, 2006


Dopo una settimana di inferno a lavoro, con la corsa sfrenata al regalo più figo, con gli imbecilli che ci circondano che comprano i libri senza neanceh aprirli...mi sembra un sogno l'arrivo di Babbo Natale...

martedì, dicembre 19, 2006

finanziaria

Comma 895:
E' istituito un apposito fondo denominato Fondo per il sostegno agli investimenti per l'innovazione degli enti locali (...)
Comma 897:
Nella valutazione dei progetti da finanziare,(...), è data priorità a quelli che utilizzano e/o sviluppano applicazione software a codice aperto. I codici sorgente, gli eseguibili e la documentazione software sviluppati sono mantenuti in un ambiente di sviluppo cooperativo(...)

Staremo a vedere come si comporterà il nostro comune di Orbetello...

mercoledì, dicembre 13, 2006

coccodrilli



Come commentare "l'affaire velasco?" Mi sembra che ci sia poco da commentare. Concordo totalmente con il mio amico innominato, rivoltando completamente la frittata a chi adesso fa il piagnone. Mi sembra di ricordare che l'hanno cercato loro, sostenuto e voluto a tutti i costi. Quindi delle due l'una:
o non conoscevano il significato della parola "moderato",
oppure adesso fanno il pianto del coccodrillo!

mercoledì, dicembre 06, 2006

Indymedia è chiusa. Riaprirà, (forse) ripartendo dal territorio, dal basso, come nelle intenzioni iniziali. E' stata un'esperienza unica e paradigmatica per l'informazione, almeno all'inizio. Poi si è persa, giusta l'osservazione riportata da Diario, di un mediattivista che commenta così:"Ha chiuso il Pci, ha chiuso Lotta Continua, è normale che chiuda anche Indymedia Italia". Indymedia 2.0 riaprirà con più attenzione al locale, un ritorno a raccontare i vari microcosmi che vivono e amministrano le realtà più prossime.
Uno studio riportato in un libro di qualche anno fa:"Giornalismo 2.0 fare informazione al tempo di Internet Staglianò, Carocci", documenta che "le notizie locali la fanno da padrone nella hit parade dei navigatori", e che il "44% dei consumatori di notizie locali si è infatti detto "molto soddisfatto" della propria esperienza". Mettiamo questo a confronto con l' articolo che potete trovare all'indirizzo per riflettere sulle nostre prospettive di sviluppo. Secondo me più che l'autostrade, le grandi infrastrutture, spesso luogo di incredibili speculazioni; bisognerebbe dotare il nostro territorio, le nostre aziende, i nostri giovani studenti delle infrastrutture della comunicazione per competere con gli altri territori.

venerdì, dicembre 01, 2006

partecipazione

Quasi tre anni fa organizzai personalmente un convegno sul tema della partecipazione. Il centro- sinistra orbetellano era una nebulosa indefinita. Nessuno si immaginava un Matteli sindaco, Di vincenzo dominava (come adesso del resto)e io molto sommessamente suggerivo una possibile idea forte da abbracciare in toto per lavorarci sopra. Lavorarci, studiare per controbattere con i contenuti alla corrazzata di consensi e voti dell'uscente giunta.
Fu un buon convegno con un grande relatore come il Prof. Tarozzi che inquadrò l'argomento e illustrò praticamente gli strumenti tecnico-istituzionali per agire nel locale a livello di partecipazione. Un altro relatore fu l'allore assessore Saragosa che sperimentava nella vicina Follonica pratiche di partecipazione da osservare attentamente. A tal proposito, un inciso, mi sembra che anche lui soffra della sindrome Cofferati. Andando al potere si dimenticano le buone intenzioni.
Ho letto diversi articoli sull'argomento, che lo affrontavano con l'occhio più attento alle forme di e-democracy che stanno emergendo e che dovrebbero cambiare l'attuale forma della democrazia.
Mi chiedo, dove se non nella dimensione locale dovrebbe avvenire tale trasformazione? A che punto siamo noi a Orbetello? Può bastare un semplice sito internet come quello del comune ma senza nesuna modalità di interazione?
Un think.thank democratico come Vision immagina alcune soluzioni:
sperimentare forme più dirette di coivolgimento cambiando più spesso anche parzialmente i nostri rappresentanti; forme di competizione più politica e meno generale (cioè mirando maggiormente le elezioni a seconda delle competenze), infine si tratta di restituire potere informativo a un processo che è stato messo fuori mercato.
Come?