Con tutte le cose importantissime da commentare tipo il nuovo accordo con L'udeur, la nuova ordinanza sul traffico, la stasi sulla nomina del commissario mi ero ripromesso di non commentare la questione Vicenza fino a che...bè fino alla straordinaria lettura del'editoriale del Corrierone a firma di Massimo Franco
Incredibile! La pochezza dell'analisi è sconcertante! Niente accenni al merito della questione (ma questo è un problema anche nostro!), svagati collegamenti con l'arresto delle Br, bollini gratuiti alle parole di Bertinotti ecc... Chiederei al giornalista la cortesia di leggere le motivazioni espresse sul riformista di oggi da Variati, l'ex sindaco di Vicenza e gran democristiano di lungo corso...oppure quelle del collega Gian Antonio Stella o del Prof. Diamanti. Tutti pericolosi estremisti pronti all'eversione!
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4 commenti:
Concordo sull'editoriale apparso oggi sul Corriere, anche a mio avviso si tratta di un'analisi piuttosto superficiale, ma credo che un commento del genere sia perfettamente in linea con la questione su come la manifestazione di Vicenza è stata posta in questi giorni, ovvero dal fatto che, anche oggi, al TG1, ad esempio, Pino Scaccia ha iniziato il collegamento con un giornalisticamente ammesso ma non concesso "per adesso non è successo niente". L'allarme lanciato da Amato e ripreso da Rutelli era più un avvertimento, doveroso peraltro, nei confronti di una parte della cittadinanza che è ben consapevole di come il sistema giudiziario in Italia sia in coma irreversibile e che, forse, avrà i suoi buoni motivi per odiare la polizia. La verità è che la responsabilità sul clima creatosi attorno a una manifestazione, a mio avviso più che doverosa, è dei media, la maggior parte dei quali hanno preso la strada più facile, ovvero la valorizzazione del rischio violenza piuttosto che entrare veramente, e sottolineo veramente, nel merito della questione: intendo, in breve, l'art. 11 , ciò che disse Parisi a ottobre scorso ('diminuiamo servitù militari'), senza dimenticare i costi che pagano i contribuenti italiani per questa base che non dovrebbe essere ampliata, ma dismessa.
Concludo tornando a Gian Antonio Stella, vicentino doc che gode di tutta la mia stima per il suo lavoro, che venerdì scorso è intervenuto in una radio fiorentina sostenendo che Prodi, forse, se fosse andato a spiegare di persona ai vicentini che l'ampliamento della base è fissato da un chiaro accordo concluso prima che lui salisse al governo - intesa che se venisse disattesa causerebbe sicuramente un serio incidente diplomatico con gli USA - avrebbe fatto sicuramente un'operazione di trasparenza di cui tutti gli avrebbero dovuto dare atto. Purtroppo non è stato così, il premier ha preferito sfornare un generico 'siate pacifici', commento che mi lascia alquanto perplesso in quanto di fatto lanciato nei confronti di una città che è stata dipinta sovversiva, quando credo che chi vuole fare 'casino' con la polizia lo abbia deciso già da giorni. Per quanto mi riguarda devo anche ricordare che non è l'ennesimo caso di silenzio assordante da parte del premier: basti ricordare i recenti sviluppi del caso Calipari, che a mio avviso valevano alla grande l'insoregere di una crisi diplomatica.
Ciao
c.p.
p.s. tornando a Orbetello, invito chi non l'avesse fatto a leggere un bell'articolo di Riccardo Bruni apparso su La Nazione di ieri nella pagina della cronaca orbetellana. Lì si che noi orbetellani dobbiamo riflettere.
Ecco il pezzo:
http://www.provincia.grosseto.it/rasta/image.php?image=_441438
Visto che sono capitato da queste parti colgo l'occasione per portarvi a conoscenza di un fatto che non ci riguarda da vicino, ma molto importante per la libertà di pensiero e d'espressione
Prima questo:
http://www.emigratisardi.it/11-luglio.html
Poi questo:
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=315675
e se ne avete ancora voglia
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=319805
Ti invito a leggere questo mio commento: please, clicca e leggi!
Caruso, concordo pienamente con te e grazie per i link
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