mercoledì, agosto 30, 2006

cosa si leggerà nel 2043

Philip Meyer sostiene che quella sarà la data fatidica dell'ultima copia stampata di un quotidiano. Concordo con F.Carlini quando la considera come una battuta e nient'altro.
Però, scorrendo le statistiche ci si imbatte in una serie di dati che evidenziano la grande difficoltà della carta stampata.
Who killed the newspaper?titola l'economist di questa settimana, bè mi sembra facilissimo scoprire l'assassino. E' la rete e le nuove forme di informazione che si stanno diffondendo. A questo attacco, come rispondo i vecchi giornali? Malissimo.
Edizioni on-line difficilmente scaricabili, (si distinguono in questo i due giornali piu' intelligenti:Il manifesto e il foglio), squallidi tentativi di diventare appendici di qualcos'altro (libri, enciclopedie ecc...perfino un club per dimagrire,cfr"il manifesto" del 30 agosto)...
Mi paiono tutte risposte d'emergenza ad un evento epocale come la rivoluzione informantica. E' l'ora che i grandi media tradizionali comincino a riflettere su se stessi. Sulla loro qualità, sulla loro indipendenza (credo che un fattore fondamentale sia la totale libertà dai domini delle potenze economiche che garantisce ai web-log, quella "autorevolezza), sulle modalità di accesso alla professione, (vedi ordine dei giornalisti)ecc...

1 commento:

marco ha detto...

Per una volta potrei sottoscrivere tutte le tue parole!
RIlancio ancora però a te che sei un esperto, quale sarà allora lo scenario futuro?