domenica, febbraio 10, 2008

punti di partenza

Eppure questa scelta non convince tutti i promotori de La Sinistra L'Arcobaleno. L'intero Pdci e un settore di Rifondazione - la cui pubblicità appare oggi in una pagina di questo giornale - non digeriscono la scomparsa della falce e martello dal simbolo. Per motivi identitari (si cancella la storia del movimento operaio) e di mercato (altri partiti minori se ne approprieranno rubandoci voti). Preoccupazioni legittime, ma a nostro avviso sbagliate. E non per il motivo che in una trattativa tra diversi bisogna rinunciare a qualcosa, se si persegue il fine dell'unità. Al contrario, perché se quel che è in gioco è l'esistenza di una sinistra nel panorama politico italiano, capace di cogliere una domanda sociale e di rappresentarne le sue anime, allora non ci si può fermare a un patto elettorale destinato a durare una primavera. Se si vuole costruire un progetto per il futuro non ci si può far deviare dalla difesa arroccata di identità già terremotate da una crisi le cui ragioni non sono solo esogene. Non è con un simbolo novecentesco disegnato con attrezzi oggi in disuso che si salvaguardano i valori forti, fondanti, attuali che stanno nella storia del movimento operaio, ma con le scelte concrete della politica, i suoi contenuti, le pratiche di quei valori, arricchiti dal confronto e persino dal conflitto tra di essi: il lavoro e l'ambiente, lo sviluppo e il suo limite, l'uomo e la donna. Sennò, di quale nuova sinistra, di quale nuovo modello sociale andiamo parlando?

Mi sembra che da qui si possa partire.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

http://it.youtube.com/watch?v=Ygp2jMdbcjs

vittorio ha detto...

ah ah ah.. il filmato nel commento precedente è esilarante!


http://www.vittoromo.it/blog